martedì 22 gennaio 2008

La verità sui miracoli

I cosidetti miracoli analizzati qui di seguito da Domenico Pasquariello:

Le stimmate

Il noto fenomeno delle piaghe sanguinanti alle mani si presta anch’esso a una considerazione statistica: non se ne ha traccia fino al tredicesimo secolo, fin quando cioè la Chiesa non favorì la rappresentazione pittorica della crocifissione.
Esiste un’ulteriore riprova: Gesù non fu sicuramente appeso alla croce con i chiodi nelle mani (non avrebbero potuto reggere il peso del corpo), bensì nei polsi. Tuttavia le rappresentazioni dell’evento riproducono sempre i chiodi nelle mani, stimolando nello spettatore devoto un’identificazione che talvolta “degenera” in fenomeno psicosomatico.
Tutto ciò senza trascurare i diversi casi dimostrati in cui il presunto stimmatizzato “creava” ad arte le proprie piaghe.

La Sindone


Il lenzuolo “sacro” che avrebbe avvolto Gesù fa la sua prima apparizione solo nel quattordicesimo secolo, suscitando immediatamente accuse di frode. Nel 1988 un esame al carbonio del tessuto confermò questa datazione.
Ultimamente diversi studiosi sono riusciti a riprodurre immagini simili attraverso tecniche medioevali quali l’uso di bassorilievi. e tra l'altro la Sindone appare proprio nel periodo medievale in cui venivano praticate tali tecniche medioevali.
Ciò nonostante, una scienza è nata su questo falso e un’editoria si è sviluppata attorno al tentativo di dimostrarne l’autenticità.


Ostie sanguinanti

Nel 1263, mentre fervevano le discussioni teologiche sulla presenza o meno di Gesù nell’ostia consacrata, un frate, in Italia per un pellegrinaggio, una mattina ne vide sanguinare una. Immediatamente il papa proclamò la festa del Corpus Domini.
Da tempo, tuttavia, la scienza ha dimostrato l’esistenza di batteri capaci di produrre sostanze di un colore simile al sangue.
La studiosa americana Johanna Cullen è ora riuscita a riprodurre il “miracolo” in laboratorio: basta far attaccare le ostie da un batterio, la serratia marcescens, e in poco tempo si colorano di rosso.

Il sangue di San Gennaro

Altro “miracolo” inspiegabile che ha a che fare con una sostanza non meglio identificata: il cosiddetto sangue di San Gennaro passa (in un tempo variabile) dallo stato solido a quello liquido, e viceversa. La Chiesa, pur non esprimendosi sull’argomento, ne officia e ne promuove il rito, e impedisce l’esame della sostanza. Va ricordato inoltre che non esiste alcuna testimonianza circa la reale esistenza del santo.
Un esame “scettico” promosso dal CICAP ha proposto una soluzione basata sull’utilizzo di materiali tissotropici, ovvero mutanti di stato grazie al movimento. L’ipotesi ha avuto vasta eco: solo l’Osservatore Romano non ha pubblicato la notizia (comprensibilmente).
In sostanza, il "miracolo" del sangue di San Gennaro è apparso improvvisamente nel medioevo, proprio in un periodo in cui andava molto di modo l'alchimia, la quale era ragionevolmente capace di creare sostanze che mutavano la forma solida e liquida in seguito a movimenti.
Da notare che il "miracolo" del sangue di San Gennaro è avvenuto anche in momenti praticamente casuali e quindi senza alcun significato religioso, come quando un operaio stava riparando l'oggetto di metallo che porta le ampolle contenenti il liquido

Lourdes

Un altro famoso evento miracoloso: nel 1858 la Madonna sarebbe apparsa a Bernadette Soubirus, una pastorella quattordicenne, analfabeta, incapace persino di parlare in francese. La grotta in cui sarebbe avvenuta l’apparizione divenne presto oggetto di pellegrinaggio e l’acqua della fonte annessa fu considerata “miracolosa”.
I fautori di questa tesi citano molti casi di guarigione inspiegabili: ma, a parte che questi casi non sono così frequenti come asserito (a fronte dei milioni di fedeli che si recano a Lourdes), nessuna di queste situazioni era aliena da influenze psicosomatiche. Lo scrittore Anatole France, visitando il luogo, a qualcuno che gli faceva notare la gran quantità di stampelle presenti, ebbe agio a rispondere: «Vedo molte stampelle, ma nessuna gamba di legno».
In ogni caso, in 150 anni la Chiesa ha riconosciuto solo 65 miracoli, a fronte del centinaio di milioni circa di pellegrini malati giunto a Lourdes nello stesso arco temporale. Come sostiene il matematico Piergiorgio Odifreddi, «la media, inferiore a uno su un milione, è di gran lunga più bassa della percentuale delle remissioni spontanee dei tumori, che è dell’ordine di uno su diecimila… A un malato di cancro converrebbe cento volte di più stare a casa che scomodarsi a fare un pellegrinaggio a Lourdes!».
Nei fatti, la migliore confutazione delle presunte proprietà taumaturgiche dell’acqua di Lourdes viene proprio da Santa Bernadette: ebbe una vita travagliatissima e morì a soli 35 anni.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

attenzione alle affermazioni di chi vuole screditare ancora oggi Padre Pio. Ci sono studiosi che hanno indagato sulla possibilità dei chiodi nelle mani anzichè nei polsi. Beh è stato dimostrato che ponendo le gambe in posizione piegata allora il peso si sarebbe distribuito sul corpo e le mani avrebbero sopportato il peso.
Se non sbaglio è un doc visto su Discovery Channel.
Ciao

Anonimo ha detto...

La sindone si trovava in una biblioteca ed è scampata per miracolo a un incendio. Le fiamme l'hanno minacciata e si è salvata "per miracolo", e la composizione chimica della tela ptrebbe averne risentito notevolmente. Il test del Carbonio-14 non è totalmente attendibile.

Anonimo ha detto...

FANTASTICO!!!

Anonimo ha detto...

FANTASTICO!!!

Anonimo ha detto...

Beh, comunque nessun ammalato ha mai chiesto al "simpaticissimo" Piergiorgio Odifreddi se doveva andare a Lourdes o meno.
Credo che ognuno possa manifestare la propria fede, ma a quell'uomo da fastidio, si sa!