venerdì 25 luglio 2008

Barak Obama: il falso profeta.

Voglio iniziare questo post con le parole del prima grande rivoluzionario apparso sulla faccia della terra, Gesù Cristo:

Mentre Gesù usciva dal tempio, i suoi discepoli gli si avvicinarono per fargli osservare le varie costruzioni del tempio.
Ma egli disse loro: "Vi assicuro che tutti questi edifici che vedete saranno rasi al suolo, e non ne resterà neppure una pietra sull'altra!"
Più tardi, mentre erano seduti sul Monte degli Ulivi, i discepoli gli chiesero in disparte: "Quando accadrà questo? E quali saranno gli avvenimenti che segneranno il tuo ritorno e la fine dell'età presente?"
Gesù rispose: "Attenzione a non lasciarvi ingannare da nessuno!
Molti si presenteranno nel mio nome dicendo: "Sono io il Messia", e inganneranno tanti. Quando sentirete parlare di guerre vicine o lontane, non abbiate paura: sono cose che devono accadere, ma non sarà ancora la fine.
Nazioni e regni si scaglieranno gli uni contro gli altri e ci saranno carestie e terremoti in molti paesi.
Ma tutto questo sarà soltanto l'inizio delle cose spaventose che accadranno.
"Sarete traditi, torturati uccisi e odiati da tutto il mondo, per causa mia.
Molti di voi abbandoneranno la fede, si tradiranno l'un l'altro e si odieranno a vicenda. Saranno suscitati molti falsi profeti che inganneranno tanta gente.
Il male aumenterà e farà raffreddare l'amore di molti.
Ma quelli che resisteranno fino alla fine saranno salvati.


Ed è proprio dei falsi profeti che vi voglio parlare, ma non di tanti, uno in particolare, un personaggio che ha fatto sognare tutti coloro che cercavano e speravano in un cambiamento nella politica dello stato più potente al mondo, ma che invece si è rivelato uno come gli altri, un "muppet" nelle grinfie della piramide onniveggente, mi dispiace dirvelo, ma sto parlando di Barak Obama.

Il senatore di colore il giorno 24 luglio ha incendiato la folla di Berlino durante il suo comizio, appoggiando l'idea attuale di Europa, citando con fervore il suo motto elettorale: Yes, we can

Ma cos'è precisamente "Noi possiamo farlo"?

Obama ha incantato tutti con grandi propositi e il suo "politicamente corretto", dipinto da giornali e network come la novità della campagna elettorale, in poche parole un fenomeno Veltroni all'ennesima potenza...

Tutti felici e contenti, però cosa vuole fare realmente Barak Obama?

Forse però, durante il suo comizio a Berlino, il senatore ha girato le carte in tavola, mostrando a tutti il proprio volto, quello reale.

Ma prima di analizzare il comizio, vediamo chi è realmente Barak Obama.

Un'uomo che non sapeva neanche dove stava la "White House" fino a 7 anni fa, come ha fatto a candidarsi così facilmente per il partito democratico in corsa alle presidenziali?

Come ha fatto un figlio di pastore keniota ad arrivare a così alti livelli?

Partiamo da lontano, e cerchiamo di sfatare il mito che avvolge il "falso profeta" Barack Obama.

I primi passi in politica li compie con un personaggio non molto raccomandabile, uno che bombardava a tappeto senza alcun problema: l'"iluminat" Bill Clinton.
Obama riesce a portare 100.000 voti a Clinton alle presidenziali US del 1992, vinte da quest'ultimo, anche grazie all'apporto di quei voti portati dal giovane di colore.
Questo testimonia quanto gli scontri con Hilary Clinton per l'elezione a candidato democratico fossero di facciata, in realtà il senatore Barak
stimava e ammirava tutto ciò che i Cinton avevano fatto, anche perchè se lui si trovava in una posizione privilegiata era merito principalemente di Bill e delle sue raccomandazioni.

Pertanto un'amico in politica, futuro presidente USA non ha mai creato problemi, anzi, ti può aprire nuove porte, sopratutto quelle che hai sempre visto chiuse e che hai sempre sognato di poter vedere aperte.

Intanto il tempo passa, e questo giovane rampante, trova una pesante sconfitta durante le primarie del parito Democratico nell'anno 2000, favorendo l'avanzata di Bobby Rush, ex leader delle "Pantere Nere".

Nel febbraio del 2007 il Washington Post affermò che il senatore era molto bravo ad intrattenere rapporti sia con i democratici, che con i repubblicani, pertanto un'individuo perfetto per poter essere ammirato da tutti indipendentemente dalla fede politica. Forse questo fu proprio una di quelle caratteristiche che portarono "i padroni" (banchieri, capi multinazionali, Commissione Trilaterale, Bilderberg) a posizionare Obama in una tale situazione di potere.
Mossa azzeccata, anche pechè, se avessero riproposto gli stessi visi la gente non si sarebbe fatta prendere facilmente in giro, ma sopratutto non avrebbe agevolato il progetto per un NUOVO ORDINE MONDIALE, portato avanti dai "padroni" già citati in precendenza.

Infatti il Senatore John McCain dice a proposito dei rapporti Commissione Trilaterale\Democratici: "Hil e Barack stanno fingendo di essere scontenti su alcune cose, ma questo è solo atteggiamento politico. Sono saldamente per il sostegno".

NO COMMENT

Ma continuiamo..

Quindi Barak continua la sua corsa verso Washington dove, durante le elezioni in Illinois per decidere il nuovo senatore che avrebbe rappresentato lo stato al congresso USA, viene appoggiato da importanti testate giornalistiche locali, come il Chicago Tribune ed il Chicago Sun-Times, anche in modo inaspettato, tant'è che la candidatura di Obama divenne vincente grazie ad una campagna pubblicitaria che proponeva immagini di Harold Washington , il sindaco deceduto di Chicago, e dello scomparso senatore federale Paul Simon, naturalmente una campagna perpetrata dai giornali che lo avevano assiduamente sostenuto fin dall'inizio.

Dopo questa vittoria dovette andare incontro a Jack Ryan, oppositore Repubblicano, ma acnhe qui nacque una facile vittoria, grazie agli scandali tirati fuori dai giornali locali sul rivale di Obama. Voci raccontavano che Ryan avesse assunto un detective privato per seguire Obama nei suoi comizi e nella sua vita privata, voci mai verificate ma che diedero il via all'avanzata Barakiana. In più, sempre il Chicago Tribune, intentò una causa a Jack Ryan per presunti scandali sessuali, e una volta persa oramai quel briciolo di credibilità che aveva riservato, quest'ultimo si ritirò lasciando solo Obama, libero di poter vincere.
Casualmente Ryan venne assolto, ma nessuno l'ha mai detto.

Fin qui possiamo notare che la carriera di Obama è contrassgnata da aiuti mediatici molto consistenti, questo ci può condurre ad "una mente superiore" che lo vuole a tutti costi a Washington, e per raggiungere il suo scopo usa i suoi personali burattini: i giornalisti.

A quattro mesi dal suo arrivo al senato, il Time lo dichiara una dei "100 personaggi più influenti del mondo," definendolo "uno dei più ammirati politici in America, e questo aiuto proveniente da una classifica redatta da un giornale, spinge il Senatore nero alla popolarità.

L'unica nota di attività al Senato fu quella di appoggiare la "Legge sull'America sicura e sull'Immigrazione controllata", introdotta dal senatore John McCain (???) suo prossimo avversario alle politiche (!!!).
Inoltre apportò riforme sull'immigrazione, proponendo la costruzione di un muro per evitare le entrate clandestine provenienti dal Messico, riforma appoggiata e lodata da George W. Bush che aggiunse: "un passo importante verso la riforma dell'immigrazione".
Obama si attivò anche, però, per una giusta causa, diminuire le armi di distruzione di massa e anche quelle semplici.
Nei primi giorni della 110° legislatura, in un editoriale pubblicato sul Washington Post, Obama ha invocato la fine di "ogni pratica che faccia pensare ad un cittadino ragionevole che un politico deve qualcosa ad una corporativa".
Be, lui non dovrà niente ad una "corporativa", ma deve una buona parte del suo successo a i giornali che lo hanno sostenuto e che gli hanno spianato la strada verso il successo...

Dopo la vittoria del 2004 al senato federale, Obama decide di presentarsi come candidato alle presidenziale, contro naturalmente i soliti noti. E anche qui, come dicevo ad inizio post, i network e la stampa lo aiutano e lo sostengono, gettando fango sull'inguardabile Hilary Clinton e sugli avversari repubblicani.

E ora?

Ora Barak si proclama oramai vincitore, fa comizi come prossimo presiente USA, e probabilmente lo sarà, anche perchè le persone sono abbaggliate dal suo modo di fare.

Ma ora è arrivato il momento di analizzare al meglio il comizio di Barak Obama.

Si inizia con un'elogia da parte della Merkel.
Quest'ultima dice che gli obbiettivi del Partito Democratico USA, ''corrispondono alle priorita' del governo federale'', cioè, in modo molto rozzo, stiamo portando avanti un tipo di politica non più indipendente che punti a migliorare lo stato in cui viviamo, ma stiamo cercando di creare una politica mondiale uguale per tutti.

E poi Obama: ''Nessun Paese puo' ormai risolvere da solo i problemi mondiali".

E allora? Se nessun paese può risolvere da solo i PROBLEMI MONDIALI vorrà dire che ci vorrà una forza ancora più grande, un'immensa unione che mirerà a risolvere i problemi, non solamente o puramente nazionali, ma prettamente internazionali, quello che d'altronde è scritto sul "trattato di Lisbona", in cui la costituzione nazionale viene sovvertita da quella europea, concedendo potere a pochi che si occuperanno dell'Europa ntera e mai di singoli stati.

Poi aggiunge: ''Portare soluzioni comuni ai conflitti, di combattere insieme il cambiamento climatico''!!!
Ma che cosa sta dicendo?? La guerra la stanno portando avanti gli Stati Uniti (di cui Obama sarà presto presidente), il riscaldamento globale e l'inquinamento sono causati da USA e Europa, cosa c'è da risolvere? Se ognuno se ne stasse a casa propria risolvendo i propri problemi ne gioverebbe tutto il mondo, e allora questa coalizione mondiale a che serve?
Forse, anzi probabilmente verrà costruito un nemico comune da combattere, che sarà presumibilmente o una minaccia aliena (come mai ora c'è un'immensità di avvistamenti in tutto il mondo e non si fa altro che parlarne?), oppure nel caso peggiore la minaccia potrebbe provenire da oriente, l'Iran militarmente nuclearizzato potrebbe essere il nemico che si cerca.

"Le sfide del 21esimo secolo possono essere affrontate con successo solo nel quadro di una cooperazione internazionale".

Be, qui crdo che il tutto sia esplicito, fino ad ora Obama ha parlato di un NUOVO ORDINE MONDIALE.

E la conferma giunge da SkyNews: la presentatrice annuncia che Obama richiede un "New World Order", qui di seguito il video.



Attenti ai falsi profeti, e riprendendo le parole di Cristo ad inizio post

Saranno suscitati dei falsi cristi e falsi profeti, che compiranno grandi miracoli e dimostrazioni di potenza, tanto da ingannare, se fosse possibile, anche i prescelti di Dio. Ecco, vi ho avvertiti.



Barak Obama aveva infiammato i cuori di milioni di persone, visto da tutti come la novità confidavamo in lui per un cambiamento radicale di questo nostro pianeta, invece no, anche lui abile oratore è solamente un pupazzo in mano agli Illuminati che fanno di lui ciò che
vogliono.

Ma stiamo attenti, la serie di falsi profeti è solamente iniziata.

La verità è la nostra libertà.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Concordo!!!

Zret

Elia Pirone ha detto...

Ciao. Sono DannunzioVive di youtube. Penso che Obama sia stato sopravvalutato: lui è maestro solo d'incoerenza (ho scritto di lui nel mio blog).

A proposito, ti va uno scambio di link?

Anonimo ha detto...

ola eu estou a pensar a mesma coisa que barak obama seja o falso profeta, pois estamos no fim, agora nao teremos bons tempos tudo esta dificil, aqueles que nao conhecem Jesus esperao paz, esta paz virar quando o povo de Deus for arrebatados, e quando eles acharem agora ah paz entao virar a repetina destruicao, povo de Deus estejam preparados ah qualquer momento estaremos sendo levados para encontrar o Senhor no ares, Deus vos abencoe

Anonimo ha detto...

obama non aveva detto che avrebbe mandato altri uomini in guerra? a proposito non riesco a capire perchè le persone sane di mente dovrebbero sostenere con incoraggiamenti qualcuno che vuole continuare una guerra del genere, poi per che cosa? per il petrolio? o per le vittime delle torri gemelle? se fosse per le vittime delle torri gemelle penso che non sia una scusa valida se si conta le persone che i suoi militari ha torturato, umiliato,ucciso, dei bambini rimasti orfani o senza alcuni arti, dei bambini morti senza pietà.Se le persone amano una pesona così ,il male se lo chiamano da sè. Non dico di metterlo in prigione o di condannarlo a morte, dico soltanto che qualcuno dovrebbe fargli capire che sta facendo un errore uccidendo così tanti innocenti. Se il mondo andrà avanti così non mi sorprenderei che il Nwo diventi realtà.

Anonimo ha detto...

che dire? meglio morire per la vita eterna in paradiso, che farsi mettere il microchip e diventare uno strumento per i demoni. Che Dio abbia pietà di noi.