martedì 4 agosto 2009

Tunguska - Il Macchinario Alieno - Parte 2°

Come funziona l’impianto?La distruzione o la deviazione dei corpi celesti afferma Uvarov, si ottiene utilizzando enormi globi di plasma, prodotti dal “macchinario alieno”.
“Quello che nel 1908 migliaia di persone videro in gran parte della Siberia era il loro volo, con il risultato che i testimoni dell’evento di Tunguska attribuirono l’intero fenomeno alla comparsa di una serie di fulmini globulari!

Apparentemente le sfere di “Plasma” sono prodotte da un generatore di energia situato nelle profondità della Terra”. Troviamo importanti conferme dell’esistenza di questa installazione nei racconti tradizionali della popolazione locale situata vicino alla zona dell’esplosione di Tunguska.

Le leggende narrano di “fulmini ardenti”, “sfere fiammeggianti” e di tremende esplosioni col risultato che per centinaia di chilometri la superficie circostante si è ridotta ad un deserto disseminato di rocce. Il nome antico di questi luoghi in lingua Yakuta è Ulyuyu Cherkechekh, che significa “Valle della Morte”.

A tal proposito si potrà trovare nelle frasi seguenti una raccolta esaustiva di informazioni.

Parametri di riscontro:

L’evento accaduto a Tunguska è solo l’apice di una serie di manifestazioni cominciate ben due mesi prima. Questi fenomeni "anomali" sono imputati secondo Valery Mikhailovich Uvarov a effetti collaterali dell’impianto siberiano mentre attingeva energia dal pianeta, al fine di produrre enormi globi di plasma destinati a distruggere il corpo cosmico.

1) L’ubicazione stessa dell’installazione non sembra essere casuale: il periodico scientifico Russo Tekhnika Molodiozhi (numero 1, 1984) avrebbe pubblicato l'esito di una ricerca che parla di una "super-amomalia" magnetica (definita il terzo polo magnetico terrestre) le cui origini arrivano da una profondità di mezzo raggio terrestre, sotto la Siberia orientale. Questa sembrerebbe l’ubicazione e la fonte dalla quale si alimenta il macchinario alieno.

2) L’effetto dell’installazione fu così potente che nei giorni precedenti l’esplosione del 30 giugno, in molti paesi d’ Europa, così come nella Siberia Occidentale, l’oscurità notturna fu sostituita da un’insolita luminosità, come se quelle aree stessero sperimentando il fenomeno delle “notti bianche” tipico dell’estate ad alta latitudine. Ovunque facevano la loro comparsa nubi argentee che si estendevano da est a ovest lungo le linee di forza, risplendenti nella luce dell’alba e del crepuscolo. Probabilmente questa enorme energia sprigionata era un effetto collaterale dell’installazione che stava immagazzinando una grande quantità di energia dal pianeta.
Fenomeno delle notti bianche a San Pietroburgo“Un’attenta disamina delle anomalie ottiche riscontrate nel periodo tra giugno e luglio del 1908 conferma la supposizione che i primi segni fossero ravvisati già diversi giorni prima della caduta del meteorite: si suppone il 23, 25 o 29 giugno. Tali anomalie includono anomali bagliori nel cielo, nubi nottilucenti luminose non viste prima, disturbi nel normale cammino dei punti neutri Arago e Babinet e la comparsa di aloni solari prolungati. All’inizio del 1° luglio scomparvero in maniera esponenziale”. (Vladimir N. Vasilyev Planet.Space Sci., vol.46, N.2/3., 1998)Il grafico elaborato da Vladimir Vasilyev evidenzia le anomalie riscontrate nei giorni precedenti l’evento

3) Prima e dopo l'esplosione di Tunguska furono registrate in Antartico delle Aurore Boreali non previste, cioè non provocate dal sole. Lo studio è stato pubblicato negli anni '60 dagli studiosi Kovalevsky, Ivanov, Plehkhanov,Zhuravlyov e Zolotov. La domanda è questa: Come possono esserci aurore boreali se non è il Sole a provocarle? Forse è un altro "effetto collaterale" dell'impianto Siberiano?

FINE SECONDA PARTE

A questo link (http://www.youtube.com/watch?v=bV1YbN8uZ9c) potrete trovare i cinque video che spiegano alla perfezione la tesi sul macchinario alieno, sempre creati da Gianluca Viappiani.

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