sabato 8 novembre 2008

Stonehenge: la "Lourdes" del Neolitico

Dopo anni e anni di scontri e ricerche, forse il professor Tim Darvil è riuscito, a suo avviso, a trovare una risposta all'intricato enigma riguardane il sito druidico "Stonehenge". Luogo misterioso ed affascinante, immerno nelle "land" britanniche, solcato dal fiume Avon, che trascina con se storie di dame e cavalieri, leggende che, forse, non sono poi così fantasiose.
Dopo anni e anni di ricerche si è confermata la teoria che voleva vedere Stonehenge come un centro spirituale della società druidica, ma non solo, si dice addirittura che sia stato 2300 anni fa un luogo divero e proprio pellegrinaggio, come ho scritto nel titolo, una vera e propria Lourdes neolitica.

Queste nuove scoperte sono state possibili gtrazie ad un intervento diretto in loco, dopo il permesso della "British Heritage", Darvil e il dott. Wainwright, accostati da un troupe di archeologi, hanno praticato una fossa 2,5x3,5 a metà del tragitto che divide i due misteriosi cerchi che dividono i megaliti, imponenti come non mai. Le analisi hanno confermato la data di costruzione: probabilmente tra il 2200 a.C. e il 2400 a.C., inoltre è stato grazie a questo "buco" a indicare agli studiosi la possibilità del centro di cura e pellegrinaggio. Infatti i corpi rinvenuti non sono ne originari della zona ed inoltre hanno contratto malattia non presenti nella zona se non che dopo del loro arrivo.

"Io e Tim siamo convinti che le persone si rechassero al santuario per stare meglio fisicamente. Stonehenge, poi, non attraeva solo malati, ma anche guaritori divenendo in un certo senso il "pronto soccorso" dell'Inghilterra meridionale, una Lourdes del periodo neolitico".

Un altro indizio è quello che riguarda la tomba "dell'arciere", un persona ricca ed influente del tempo, proveniente da una regione alpina, ferito gravemente alla testa e ai denti, ferite tali da provocare la morte. la cosa strana è che questo individuo partì dalla Svizzera solo per arrivare a Stonehenge, luogo secondo lui, con potenziali doti curative.

Questa naturalmente è una delle tante teorie che circondano il fantastico sito Inglese, in seguito potremmo avere delle smentite, oppure tutto sarà confermato. Questo non lo posso sapere, ma una cosa è certa. Io credo che pochi posti nel nostro mondo possano trasmettere emozioni così mistiche come "Stonehenge", e più in generale tutta la zona di Avebury Land.
Sono anche sicuro che, quei massi e quelle pietre, se potessero parlare ci potrebbero insegnare la storia dell'uomo, la nascita e il proprio sviluppo. E forse anche la decadenza umana, ma quella è una pagina che noi stessi non dobbiamo scrivere.

La verità è la nostra libertà.

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