Ed ecco, come promesso, l'articolo di Gianluca Viappiani che scende nei dettagli del Crash di Tunguska, nella quale un oggetto non identificato, si è schiantatonelle foreste Siberiane il 30 giungo del 1908, bruciando i boschi circostanti.
Metorite?
Ufo?
Oppure qualcos di più, un installazione aliena creata ad Hoc per deviare l'orbita del Pianeta nero, Nibiru (http://it.wikipedia.org/wiki/Nibiru_(Sitchin), evitandone così il conflitto con la Terra?
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Tunguska qualcosa salverà la Terra? In Siberia esisterebbe una struttura aliena capace di distruggere o deviare i corpi celesti in rotta di collisione con il nostro pianeta.
di Gianluca Viappiani
La mattina del 30 Giugno 1908 alle ore 7,14, un meteorite roccioso di 60 metri di diametro penetra l’ atmosfera ed esplode sopra la Siberia Orientale a circa 6-8 Km d’altezza. L’energia liberata è spaventosa, pari a 1000 bombe atomiche come quella di Hiroshima, la foresta è rasa al suolo per oltre 2000 Km². Il mondo si accorgerà di quest’evento solo vent’anni dopo grazie alla caparbietà di uno scienziato di nome Leonard Kulik, senza il quale sarebbe rimasto un avvenimento pressoché sconosciuto. Qualcuno potrebbe addirittura domandarsi perché la comunità scientifica è tuttora interessata a un fatto capitato un secolo fa. In realtà esistono diversi motivi che lo rendono ancora estremamente interessante e attuale:
perché è stata la più imponente deflagrazione di un meteorite a memoria d’ uomo che si possa studiare;
perché comprendere la dinamica dell’esplosione di Tunguska può aiutare a difenderci da minacce simili future;
perché se tale esplosione dovesse accadere nel nostro tempo, con buone probabilità sarebbe scambiata per un attacco nucleare da parte di una potenza straniera, in quanto gli effetti conseguiti sono del tutto simili a quelli di un’esplosione di tipo atomico;
perché non sono mai stati trovati resti del corpo cosmico esploso a Tunguska, nessun cratere, nessun frammento, solo micro particelle incastrate negli alberi sopravvissuti alla catastrofe.
Teoria su TunguskaNel corso degli anni sono state elaborate tantissime teorie su Tunguska, ma nessuna è mai riuscita a chiarire completamente quel che è avvenuto in quel ormai lontano 30 giugno 1908. Da qualche anno a questa parte, sta avanzando l’ipotesi della presenza in Siberia di una costruzione tecnologica non terrestre atta a difendere la Terra dalle minacce dei corpi celesti in rotta di collisione con il nostro pianeta. L’installazione aliena sarebbe intervenuta a Tunguska sottraendoci da una catastrofe ben maggiore.Vediamo chi ha ideato questa teoria. Si tratta di due ricercatori che in maniera del tutto indipendente sono arrivati a conclusioni simili:
il Dr. Costantino PaglialungaLaureato in Chimica presso l’Università di Camerino. Svolge attività di libero professionista dopo aver insegnato, per oltre 20 anni, chimica. Ha condotto una serie di ricerche, in particolare nel territorio russo. Ha frequentato per svariati anni l’ambiente cosmonauticorusso.
il Dr. Valery Mikhailovich UvarovCapo del Dipartimento di Ricerche Ufologiche, Paleoscienza e paleotecnologia al National Security Academy di San Pietroburgo Russia.
FINE PARTE PRIMA
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